Sony A9. Parte 2/3 La resa ad altissimi ISO…con un piccolo espediente…

Durante la mia recente settimana veneziana ho potuto provare la A9. Ho già descritto la prima parte delle mie prova dedicata a AF e raffica, adesso vi racconto come è andato il test ad altissimi ISO.

La Sony A9 ha un range ISO compreso tra 100 e 51200 e un range “esteso” compreso tra ISO 50 e ISO 204.800.

Si legge normalmente che le sensibilità massime veramente usabili siano intorno ai 12.800 al massimo e con difficoltà 25.600. Io ho però voluto provare anche sensibilità più alte, comprese tra 51.200 e addirittura 102.400. Vedremo che lavorando in RAW e usando una particolare accortezza è possibile ottenere immagini che ovviamente mostrano un po’ di grana e una certa perdita di dettaglio, ma sono comunque usabili per il Web e per stampe fino al formato A3 in quelle situazioni in cui l’alternativa è …non scattare e perdere così del tutto l’opportunità che si era offerta.

Prima di inizare voglio darvi due informazioni:

  1. Le immagini che posto di seguito partono da ISO 16.000 e vanno fino a 102.400 non necessariamente in ordine di ISO
  2. hanno il lato lungo di 1600 pixel che potrete vedere cliccando sull’immagine stessa.
  3. Sono state scattate in RAW e sviluppate in Lightroom con i parametri base e un valore di NR cioè riduzione del rumore molto contenuto e compreso tra 10 e 25
  4. E’ stato usato il Sigma Art 24-35mm f/2 che a mio parere è uno dei migliori di tutta la serie ART e ha una resa sensazionale. Presto gli dedicherò un test, se lo merita 😉
  5. Avrei potuto fare un test nel mio studio, ma penso che sia molto più utile vedere come la macchina si comporta “sul campo”

Partiamo dunque con una serie di immagini, tutte scattate in notturna:

One more time…cliccate per vederle a 1600 pixel 😉 (esclusi i crop)

 

ISO 16.000

Adesso passiamo subito a un ‘immagine con ISO 102,400. Ho lasciato di proposito la riduzione del rumore bassa in modo mostrare come effettivamente appare

ISO 102.400

 

Qui di seguito vedete un crop al 100%, di nuovo con NR limitatissimo. E’ chiaro che si può aumentare il NR per ridurre la grana in cambio di una perdita di dettaglio comunque limitata.

 

ISO 102.400 – Crop 100%

Vediamo un’altra immagine a 102,400 ISO

 

ISO 102,400

Sull’immagine qui sopra si potrebbe inserire un livello con un NR più energico sulla parte del cielo, ma non l’ho fatto affinché si vedesse meglio l’immagine naturale.

Vediamo adesso due immagini quasi-uguali scattate rispettivamente a 102,400 ISO e a 10,000 ISO

 

 

ISO 102,400

Si può notare il fatto che nonostante gli ISO “stratosferici” l’immagine sia ancora usabile. Il pannello sullo sfondo risulta ancora leggibile il che dimostra come i dettagli siano ancora in larga misura integri a 102,400 ISO

 

ISO 10,000

Notiamo anche l’estrema pulizia dell’immagine a 10,000 ISO, veramente sorprendente!

 

 

ISO 51,200

 

ISO 64,000

 

L’immagine successiva ha bisogno di una introduzione: mi trovavo in condizioni di buio quasi totale, sapevo che c’era un murale su quella parete, ma quasi non lo vedevo. Grazie al mirino elettronico ho potuto invece vederlo bene, mettere a fuoco manualmente con comodità e ottenere l’immagine che per me è forse quella più sorprendente di tutto questo articolo: dal buio completo a un’immagine usabilissima, a 102,400 ISO!

ISO 102,400

 

ISO 102,400

 

ISO 102,400 Crop 1:1 NR minimo

 

ISO 12,400 – Lavorazione sul lato destro per far apparire palazzo illuminato

 

Dopo questa dimostrazione di forza 😉 voglio però pubblicare alcune foto ottenute a ISO più “normali” dove si può meglio apprezzare la grande qualità di questi files della A9

ISO 10,000

 

 

ISO 5,000

 

 

ISO 1,600

 

 

ISO 3,200

 

 

ISO 2,500

 

CONCLUSIONI:

La A9 ha dimostrato che, in caso di necessità, è in grado di produrre immagini utilizzabili anche a ISO molto alti, fino a 102,400.

Il test è stato condotto in condizioni pratiche e conferma comunque i risultati ottenuti in laboratorio dai vari siti specializzati.

…ed ora l’espediente segreto 😉

La A9 come molte macchine digitali, ad altissimi ISO ha la tendenza a produrre ombre profonde che tendono verso il magenta il che conferisce alle immagini stesse una percezione di bassa qualità. Per eliminare questo effetto si ottengono ottimi risultati operando la correzione delle ombre in Lightroom, come vedete nel pannello seguente:

 

 

L’intensità dell’intervento dipende da caso a caso. A volte c’è un “bleeding” anche verso zone con luminanza più alta e in questo caso si dovrà compensare aumentando il valore Tint della WB.

Si tratta di un metodo semplice e veloce che rialza di molto la qualità delle immagini ad altissimi ISO.

Un ulteriore intervento sarà quello di “chiudere” bene le ombre profonde che tendono a sgranare e a dare risultati anti-estetici. Si otterrà l’effetto desiderato tramite il cursore “Blacks”, anche qui eventualmente compensando con “Shadows” nella direzione opposta.

La combinazione della chiusura dei Blacks e della correzione cromatica delle Ombre assicura un’estensione notevole nel range ISO utilizzabile.

 

 

 

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Elmarit
Ospite
Elmarit

Grazie Michele…molto interessante! Al giorno d’oggi le possibilità che abbiamo noi fotografi sono pazzesche! Comunque non pensavo davvero che si potesse andare così in alto con gli ISO!!
Le foto a ISO sopra i 20 000 di solito vengono considerate impossibili e invece vedo che si possono fare eccome. Sicuramente non le stamperemo 70×100 ma per molti usi vanno benone.

Alberto
Ospite
Alberto

Anch’io sono rimasto sorpreso. Ma come? tutti dicono che sopra i 10k ISO non si deve lavorare “per nessun motivo” e poi vediamo che i 50k sono usabilissimi e i 100k con un po’ sforzo pure!
Chiaro che bisogna avere una A9, piccolo dettaglio.

Paolo
Ospite
Paolo

Bravo Michele, bel lavoro.

andre_
Ospite
andre_

Non ho ancora iniziato ad usare la A7III ad alti(ssimi) ISO… Per ora, visto che quest’inverno ne avró bisogno anche senza uscire di notte. Dalle prove che ho fatto mi pare che Capture One si comporti altrettanto bene, addirettura senza bisogno di interventi sui colori (che invece la A7 spesso richiede, a paritá di software). Ora per me l’unico modo di confrontare Lightroom (6) con C1 é quello di convertire gli ARW in DNG, ma non mi aspetto nessuna differenza, specialmente con LR (che peró non so se ha lo stesso motore di conversione del nuovo CC). Certo é che… Leggi il resto »

Massimo
Ospite
Massimo

scusate se riprendo questo post dopo tanto tempo , ma come è possibile che la mia A9 produce rumore digitale gia’ dai 1600 iso?

Spinoza_
Ospite
Spinoza_

Ciao Massimo, un po’ di rumore digitale in realtà si vede a qualsiasi sensibilità superiore a quelle di base. Quindi è un fatto normale che a 1600 ISO ce ne sia un po’. La questione è “quanto rumore c’è” e nel caso della A9 è molto poco. Ricordati di impostare comunque una certa riduzione del rumore, per 1600 ISO a occhio direi sui 20 punti se usi Lightroom. Inoltre se aumenti a mano l’esposizione in post-produzione è come se avessi un valore ISO più alto. Quindi se hai 1600 ISO e imposti +2 stop in post è come se tu… Leggi il resto »

Massimo
Ospite
Massimo

Inoltre se aumenti a mano l’esposizione in post-produzione è come se avessi un valore ISO più alto. Quindi se hai 1600 ISO e imposti +2 stop in post è come se tu avessi 6400 ISO.

sicuramente ma mi fa strano che la A7III che possiedo assieme alla 9 renda meglio come rumore ad alti iso

Spinoza
Ospite
Spinoza

Anch’io possiedo A7M3 e A7R3 oltre alla A9 e non trovo che la A7 renda meglio ad alti ISO. E infatti i test di DxO e di Photons-to-photons mostrano una sostanziale parità