16-35GM e 70-200GM: Tempesta in Bacino S. Marco a Venezia.

Lo scorso Venerdì di Pasqua mi trovavo a fare due passi sulla Riva degli Schiavoni quando ho iniziato a sentire dei tuoni anche se il cielo era abbastanza sereno…nello spazio di 5 minuti è inizato un fantastico spettacolo che comprendeva tuoni, lampi, pioggia, vento a raffica e infine una fortissima grandinata che ha lasciato la Riva completamente bianca.

Mi trovavo con 2 corpi e i due zoom 16-35 f/2.8 GM e 70-200 f/2.8 GM e non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di riprendere questo meraviglioso spettacolo naturale.

Il segreto, come sempre, stava tutto nella luce che cambiava continuamente creando effetti spettacolari in rapida successione.

La pioggia era veramente intensa e le macchine si sono prese una bella lavata senza accusare il minor problema.

Ho scattato centinaia di foto dato il momento irripetibile e non è stato facile scegliere quelle che mi sembravano le più interessanti.

Interessanti non solo dal punto di vista estetico, ma anche dal punto di vista tecnico, con lo scopo di far intendere ai lettori come funzionano queste lenti sul campo in situazioni abbastanza impegnative. Ci saranno quindi alcuni “doppioni” con caratteristiche leggermente diverse.

 

Ricordatevi di cliccare le immagini per vederle su base 1920 pixel

 

Inizia lo show con pioggia battente, il cielo si scurisce, le persone si affrettano sotto gli ombrelli colorati (meno male non erano neri 😀 ).

Siamo a 16mm

 

 

Le persone si diradano, tutti cercano un rifugio, è chiaro che sta per arrivare una bella lavata!

Ancora a 16mm

 

 

Per ora mi concentro sul 16-35 GM. Scelgo di tenere f/8 perchè da prove fatte mi consente una perfetta iperfocale dal suolo all’infinito purché venga impostata la giusta distanza di messa a fuoco (presto scriverò un articolo spiegando le miei conclusioni e consigli).

Per tutto il tempo della tempesta si è formata e mantenuta una zona di luminosità intensa situata circa tra la fine dell’isola di S. Giorgio e l’inizio della Giudecca che ha portato effetti spettacolari.

Nel frattempo inizio a lavorare anche col 70-200 GM. E’ una lente fantastica e micidiale. Silenziosa, con un AF istantaneo e precisissimo e una risoluzione impressionante anche a TA. Qui sotto siamo a 70mm f/2.8

 

 

 

Il cielo comincia a scurirsi ma sullo sfondo rimane quella bellissima chiazza di luce che mi accompagnerà per tutta la durata dello show

Qui siamo a 35mm, sempre f/8

 

 

Qui sotto: trovo molto poetico l’atteggiamento delle persone che nonostante la pioggia, si fermano ad ammirare la bellezza di questo spettacolo naturale. E’ una forma di meditazione che unisce l’ammirazione per gli eventi naturali alle opere dell’Uomo.

16mm f/8

 

 

Le cose cominciano a farsi scure e lo spettacolo diventa grandioso. Il cielo è quasi nero da una parte (a Est) e addirittura con chiazze azzurre a Ovest

16mm f/8

 

 

Qui sotto siamo quasi nel clou della tempesta. La pioggia ha ceduto il posto alla grandine che comincia a cadere fitta fitta e con “pietre” dal diametro di1-2 cm.

Il “magico” spot di luce sopra S. Giorgio però è ancora acceso!

16mm f/8

 

 

Qui sotto abbiamo sicuramente il momento “Nero”.Sembra che qualcuno abbia “spento” la luce, la grandne cade in quantità enorme e i tuoni si ripetono a breve distanza uno dall’altro.

35mm f/8

 

 

Nonostante la grandine c’è qualcuno che non può aspettare e attraversa la Riva a passo spedito con la sua borsa griffata

25mm f/8

 

 

Ma cosa succede là in fondo, dietro a S. Giorgio e verso la Giudecca? (vedete la Chiesa del Redentore sullo sfondo).

Diamo un’occhiatina col 70-200 GM a 125mm f/2.8

 

 

Chi non si ferma “mai” sono i vaporetti che continuano le loro corse..e sono sempre in orario! (come fanno?)

 

 

Lo spettacolo è finito, resta una fitta coltre di ghiaccio sul pavimento della Riva e i turisti che stanno attenti a non scivolare…o comunque a ad aver un selfie pronto se dovesse succedere :mrgreen:

70mm f/2.8

 

 

Anche nel mezzo della grandinata i gabbiani continuavano a volare e mi faceva un po’ pena pensare a che botte si dovessero prendere sulle loro testoline ogni volta che gli cadeva una “pietra” di grandine…poareti

200mm f/2.8

 

 

Certe volte usciamo di casa con la fotocamera solo per fare due passi e vedere se salta fuori qualcosa di interessante. Di solito NON salta fuori niente di interessante 😉 , ma certe volte ci troviamo davanti a spettacoli imprevisti, a volte bellissimi come questo…against all odds

Dal punto di vista tecnico queste immagini non erano particolarmente impegnative (ISO bassi, soggetti fermi, a parte il gabbiano), ma la trasparenza e purezza delle immagini è l’aspetto che mi colpisce ogni volta che uso questi obiettivi. E’ una caratteristica molto speciale e che io non ho trovato sul materiale Nikon che usavo in precedenza. In questo senso Sony ha sicuramente un vantaggio netto.

La protezione dei corpi e degli obiettivi è stata perfetta per questo tipo di condizioni. Una volta arrivato a casa ho asciugato il materiale con cura e non ci sono stati problemi di nessun genere. A scanso di equivoci comunque avevo montato un filtro di protezione e il paraluce su entrambe le lenti.

Sony A9. Parte 3/3 Risoluzione “effettiva” vs A7RIII

Questa è la terza e ultima parte del mio test sulla Sony A9. Abbiamo visto nella parte 1/3 come si comporta in termini di AF e velocità di scatto, nella parte 2/3 la sua resa ad ISO altissimo, fino a 102,400 ISO.

Vediamo ora qual è la risoluzione effettiva che possiamo aspettarci dalla A9 rispetto alla A7RIII

Il fatto che la A9 abbia “solo” 24 Mpx contro i 42,3 della A7RIII non è necessariamente un difetto, visto il taglio sportivo e da reportage della A9. Ci sono tuttavia delle situazioni in cui si vorrebbero avere dei pixel “in più”. Ho pensato quindi di condurre un confronto tra le due fotocamere per scoprire quale è la vera differenza e in che situazioni è più evidente o meno evidente.

Per iniziare ho fatto dei test con una mira ottica in studio: lo scopo era quello di studiare la differenza in funzione di valori di ISO via via crescenti.

Qui sotto vediamo dei crop 2:1 e cioè al 200% in corrispondenza di vari valori ISO. Tutte le foto sono state scattate in RAW e sviluppate in ACR con valori di sharpening e di NR uguali per ogni coppia di foto ma variabili coi valori di ISO impostati

Cominciamo con 500 ISO che ho scelto perché nei mio lavoro con la A9 ho visto che molto raramente scendevo sotto questo valore. Lo si può considerare in pratica come la probabile base ISO per l’utilizzo tipico della A9. In tutta la serie che segue la A7RIII sta a sinistra e la A9 a destra.

Cliccate per aprire l’immagine

 

La differenza è visibile ed è in linea con l’aspettativa

 

Passiamo adesso a 12,500 ISO: Cliccate per aprire l’immagine

ISO 12,600

Si nota che la differenza di risoluzione effettiva è ancora visibile, ma è ridotta rispetto al campione a bassi ISO

 

Passiamo adesso a ISO 102,400. Come ho scritto nella parte 2/3 questo valore ormai è perfettamente usabile ancorché comporti una limitazione sulle dimensione finale dell’immagine che vorremo pubblicare o stampare.

Cliccate per aprire l’immagine

 

ISO 102,400

La dimensione del file della A7RIII rimane ovviamente maggiore, ma nella pratica vediamo che in questo caso “più grande” non corrisponde a “più definito”, la risoluzione effettiva è praticamente la stessa, con una differenza veramente minima.

La conclusione fin qui è quindi che

  1. a bassi ISO la A7RIII è effettivamente più definita della A9 in modo chiaramente visibile, ma
  2. man mano che gli ISO crescono la differenza di risoluzione effettiva diminuisce per praticamente scomparire alle più alte sensibilità ISO e cioè >50,000

Vediamo adesso un esempio pratico di panorama in cui ho voluto esplorare l’effetto di una focale lunga (200mm) impiegata in un giornata di sole ma con una leggerissima foschia che si ha per esempio a Venezia o in qualsiasi altra città. Ho usato il 70-200mm f/2.8 GM a f/5, parliamo quindi di un “mostro” di risoluzione che viene ulteriormente esaltata dalla sezione centrale e dall’apertura f/5, quella a più alta risolvenza per questa lente.

Vediamo dunque una panoramica dei tetti di Venezia lungo il bellissimo canale di San Lorenzo e dei Greci. Ecco dunque l’immagine intera:

 

E qui sotto un crop al 100% della parte centrale. Cliccate per aprire l’immagine.

 

Gli elementi che ci parlano qui sono due e cioè il condizionatore d’aria che con le sue griglie costituisce sempre un eccellente banco di prova  e l’antenna a elementi rettangolari.

Osservandole bene possiamo concludere che non c’è nessun aumento di risoluzione nel file della A7RIII e ciò è dovuto non all’insufficienza della lente ma al leggero pulviscolo atmosferico presente nell’aria, cosa peraltro molto comune in varie situazioni.

CONCLUSIONI

La maggior risoluzione della Sony A7RIII è evidente e non si discute. Ci sono però almeno due situazioni in cui il vantaggio teorico si riduce fino quasi ad annullarsi:

  1. Negli scatti ad alti ISO, specialmente per ISO > 50,000 circa
  2. Nelle riprese effettuate con teleobiettivi a distanze superiori a 100 metri in giornate con l’aria non perfettamente tersa.

Pertanto lo “svantaggio” della A9 non sempre risulta effettivamente rilevabile nella pratica…ossia la A9 vede il suo unico punto di svantaggio ridursi notevolmente in molte situazioni pratiche… resta la mancanza della connessione USB-C,  presente invece sulla A7RIII… 😯

Le Sony A9 e ARIII partono per 4 giorni di carnevale a Venezia insieme a obiettivi GM e altri

Siamo in partenza per una 4 giorni di full immersion al Carnevale di Venezia. Ho appena ricevuto in prova la Sony A9 da Massimo Vinera, titolare di “Foto Massimo Vinera” e Virtual Foto, che ringrazio di cuore.

Sono curiosissimo di provarla insieme alle mie A7RIII e A7 mk1, oltre a questa serie di ottiche. E’ stato difficile selezionare, io le porterei tutte 😎 :

  • Sony FE 28mm f/2
  • Sony FE 85mm f/1.8
  • Sony FE 100mm f/2.8 STF GM
  • Sony 70-200 mm f/2.8 GM
  • Sigma Art 24-35mm f/2 con MC-11

Porterò anche due flash per i controluce diurni e non certo per le notturne dove gli alti ISO certo non spaventano nessuna delle Sony!

Ci sentiamo per gli update nei prossimi giorni. Per scaldarci un po’ intanto posto due foto fatte negli anni scorsi con la Sony A7mk1.