Risoluzione mirino A7RIII: che “cantonata” di dpReview!!

La SONY A7RIII ha un mirino elettronico (EVF) dotato di una altissima risoluzione che ha le seguenti specifiche:

 

EVF: 1.3 cm (0.5 type) 3,686K-dot Quad VGA color OLED, 100% coverage, 0.78x magnification, -4.0 to +3.0m-1 diopter, Approx. 23mm eyepoint from the eyepiece lens, 18.5mm from the eyepiece frame at -1m-1, eye sensor.

 

Ora, la sua frame rate è normalmente di 60fps, ma è possibile aumentare questa frequenza a 120fps tramite un’apposita opzione. Questa opzione in realtà è utile solamente quando si riprendono oggetti in movimento, perchè si “paga” con una risoluzione inferiore, ma è comunque utile che ci sia.

E’ tutto spiegato molto bene nel manuale:

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Ma i grandi giornalisti di DPReview non hanno tempo per leggere i manuali nè di fare test seri e così hanno scritto che “la Sony A7RIII ha un EVF che lavora alla massima risoluzione solo nella riproduzione delle foto scattate, mentre lavora a risoluzione ridotta durante la ripresa” il che li porta alla conclusione che l’EVF di SONY sia inferiore a quello delle Nikon Z7… 😯  😯  

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Il testo originale é: “The a7R III delivers the full resolution to the EVF in playback mode, but not when shooting”

…assolutamente no! In realtà il manuale spiega che la risoluzione è piena anche in ripresa se si lavora col frame rate standard e cioè di 60fps. Notare che le Nikon neppure ce l’hanno l’opzione di lavorare a un frame rate di 120 fps, ma questo aspetto è stato dimenticato dai nostri amici…oops!

Che dire? incompetenza o c’è sotto qualcosa? voi che ne dite?
In ogni caso…una bella “cantonata” di dpreview 🙄 complimenti vivissimi!

Nikon Mirrorless Z6 e Z7: Flip o Flop?

Dopo una “pittoresca” e molto discutibile campagna pubblicitaria in stile teaser, finalmente Nikon ha presentato le sue mirrorless Full Frame: Z6 e Z7 che guardano rispettivamente alle Sony A7III e A7RIII.

Purtroppo le aspettative sollevate dalla pubblicità erano forse eccessive e  il lancio si è rivelato un po’ deludente lasciando costernati i fedeli utenti Nikon che speravano in una Nikon über alles e si ritrovano con…con che cosa sai ritrovano veramente? Devono essere veramente delusi? o c’è della vera sostanza in queste Nikon?

Secondo me dobbiamo dividere l’analisi delle Z-machines in due parti: le specifiche tecniche e come andrà nella realtà

1. SPECIFICHE TECNICHE

Qui purtroppo andiamo così così. Non voglio ripetere qui ciò che è apparso ormai su tutti i siti del mondo, ma mi limiterò a un riassunto conciso:

  • un solo slot di schede di memoria
  • raffica molto lenta se si mantiene AF e esposizione, parliamo di 5-6 fps circa per la Z7 contro i 10 delle A7 e i 20 della A9
  • assenza dell’Eye-AF cioè dell’autofocus sull’occhio
  • batteria con dati CIPA di 300 scatti contro i 600-700 delle nostre Sony. Ricordiamoci che sono dati “standard” e hanno valore come indice proporzionale
  • prima tendina elettronica limita tempo minimo a 1/2000″ (ma perchè??)
  • no Pixel-Shift
  • raffica RAW a 14 bit limitata a 18 scatti
  • solo 3 lenti native per ora e non c’è l’equivalente dello stellare Sony 24-105 f/4
  • Roadmap degli obiettivi molto confusa…lenta e priva di lenti che fanno sognare a parte un 58mm f/095 a 5000€
  • prezzo fuori da ogni logica e sproporzionato al valore della macchina.
  • sensore Z7 che “paga” 1/2 stop di qualità (NR, dinamica, ecc) alla A7RIII in cambio però di una sensibilità minima effettiva più bassa (64ISO vs 100ISO)

2. COME VA NELLA REALTA’

E qui casca l’asino perchè per ora l’hanno provata in pochissimi e, sia chiaro, io non sono tra questi.

Ma dobbiamo essere ottimisti: Nikon sa come costruire una macchina fotografica e io credo che queste Z cadranno perfettamente in mano e saranno usabilissime!

Le mie conclusioni semplici e dirette:

Le Nikon Z sono belle macchine, sicuramente usabilissime, ma con specifiche che le riportano a una generazione addietro delle Sony, sostanzialmente in linea con le A7II e A7RII, qualcosa in meno e qualcosina in più, ma chiaramente al disotto dei dati della serie A7III.

Il problema fondamentale delle Nikon Z

…sta nel processore e in tutto l’apparato elettronico. Per questo una batteria grossa come quelle che hanno dura così poco: bassa efficienza e grande dispersione di calore. Questo spiega la scarsa durata, la raffica lenta, la mancanza dell’Eye-AF e sostanzialmente tutte le mancanze che abbiamo visto prima.

Purtroppo le nuove fotocamere sono sempre di più dei terminali elettronici e l’abilità micro-meccanica, dove Nikon eccelle, conta sempre meno. Sinceramente non vedo un grandissimo futuro per Nikon…purtroppo, perchè è un marchio che ho sempre amato. :mrgreen: 

Avranno successo?

Per Nikon si tratta di make or break.

Possono essere un 1. grande successo…2. un successino o 3. un flop come con la serie V1. Il prezzo richiesto in Italia per una Z7, vicino ai 4000€ (Nital) è semplicemente assurdo e oltraggioso. Dovrà essere rivisto alla svelta e in modo molto consistente pena ripetizione dello scenario 3 (ossia delle V1, macchine ottime nel loro ambito ma prezzate 3 volte il loro valore intrinseco…un disastro commerciale annunciato).

Vedremo nelle prossime settimane come il mercato le riceverà, ma non sono molto ottimista per la vecchia Naikon!!

 

 

Nota bene

Questo sito è dedicato alle fotocamere SONY, ma noi adoriamo parlare di fotografia e di macchine fotografiche di tutti i tipi e di tutte le marche. Non siamo ossessionati dal nostro brand di elezione…non siamo asini coi paraocchi :mrgreen:  :mrgreen:

…per cui scrivete pure quello che vi pare. Non ci sono censure, approvazioni o rimproveri da maestrina frustrata.

Qui c’è ossigeno e aria fresca per tutti!

SONY è n. 1 nelle vendite Full Frame in USA, comprese le reflex.

Fantastico risultato di Sony che negli ultimi 6 mesi balza al numero 1 nelle vendite delle fotocamere Full Frame FF) negli USA, nota bene …comprese le reflex!

Per essere più precisi Sony possiede ora il 40% del mercato FF negli USA.

Ma non solo…Sony è anche la n.1 nelle vendite di tutte le Mirrorless  (ML) combinate, cioè APS e FF combinate.

Questo risultato è assolutamente incredibile e si basa su un solo fattore fondamentale: il livello tecnologico delle ML Sony.

Aspettiamo ora l’arrivo delle nuove ML Nikon, speriamo che la concorrenza spinga Sony verso nuove frontiere, ma il confuso e noiosissimo teaser di Nikon coi suoi interminabili video che non mostrano niente non fanno presagire niente di buono 🙄

Considerazioni sui nuovi obiettivi ultra-luminosi

La spinta verso ottiche ultra-luminose sembra non arrestarsi. Negli ultimi anni abbiamo assistito all’arrivo di lenti come i 105/1.4 (Nikon e Sigma) o il 135/1.8 (Sigma) per tacere di tutta la serie f/1,4 più corta che va dagli 85mm giù fino ai 20mm.

Si tratta di “oggetti” meravigliosi, capolavori dell’ottica e della meccanica, dotati di qualità eccelse. Estremamente desiderabili! Belli da usare, belli da tenere in mano, belli da guardare 😀

…però io mi sono posto una domanda: servono realmente a produrre immagini “belle”? “Arte” è una parola grossa che usiamo poco e con rispetto, ma usiamola qui: servono queste lenti a produrre “arte”? o qualcosa che sia almeno vicino ai canoni della “bellezza”?

Ho fatto un lungo esame di coscienza, ho studiato attentamente centinaia di foto fatte a f/1.4, mie e dei fotoamatori più avanzati e…non ho trovato traccia di “arte” nè di equilibrio estetico. Solo tantissima aerobica e l’equivalente dei tripli salti mortali carpiati con 4 avvitamenti 😎

Ma arte o immagini esteticamente composte ed equilibrate? poche e spesso in casi in cui l’uso di un diaframma più chiuso avrebbe solo giovato alla qualità finale, immagini in cui lo sfuocato eccessivo in sostanza non si notava. Il che rende quindi inutile l’uso della lente super-luminosa.

Come dite? le foto dei grandi fotografi? eh no cari miei, quelli non scattano a f/1.4 se non per effetti veramente speciali e in rare occasioni…oppure semplicemente quando non c’è luce! E tra i grandi fotografi, scusatemi, ma non includo i fotografi di moda à la page.

Soprattutto nel ritratto vedo immagini molto belle, composte con grande gusto…ma dove l’unico punto a fuoco è un occhio (a volte neppure tutto l’occhio) e il resto uno sfuocato generale incomprensibile. Forse l’estetica sta cambiando, ma io proprio no.

Ricordiamoci di un concetto molto importante: le ottiche ultra-luminose sono nate per fotografare con poca luce! Perchè mai si chiamavano e si chiamano “Noctilux”, “Nokton” et similia? Oggi questa necessità non è più così sentita e l’unico modo per giocare con questi splendidi oggetti è sfocare, sfocare e sfocare …con risultati…sfocati!

E’ il tipico caso in cui si ha una soluzione, ma non il problema!

Continuerò ad amare queste lenti e ogni tanto ad acquistarle, ma sarò molto onesto con me stesso: sono dei meravigliosi giocattoli, ma c’entrano molto poco con la Fotografia con la F maiuscola.

Non dimentichiamo naturalmente il lato commerciale: per le grandi case fotografiche è essenziale differenziarsi e dimostrare la loro eccelsa capacità tecnica. I margini si fanno qui e non con le ottiche “di tutti i giorni”.

Questo discorso è particolarmente importante per ditte come Sigma, che produce obiettivi “universali” e che deve renderli in qualche modo appetibili nel confronto con gli “originali”.

Devo dire che trovo estremamente corretto l’approccio di Sony che si è dimostrata molto corretta nel contenersi alle tipiche focali dove f/1.4 è ancora logico e parlo di 35mm e 85mm, evitando “stranezze” come il 105mm o il 135mm iper-luminosi.

E ricordiamolo ancora una volta: per lo sfocato nulla può competere con “la macchina della felicità” e cioè il Sony 100mm STF apodizzato che produce uno sfocato semplicemente divino ma…accoppiato a profondità di campo “decenti” che evitano i risultati anti-estetici di cui ho parlato più in alto.

Vi invito a leggere o a rileggere il mio test su questo obiettivo qui su UltraSony