Prova della Nikon Z 7 – Autofocus e Raffica (Parte 2)

In questa seconda parte parleremo dell’AF della Z7 e vedremo come si comporta rispetto alla SONY A7RIII che è la sua diretta (e unica) concorrente. Per queste prove ho usato lo zoom Nikon S 24-70mm f/4 e per la SONY lo zoom 24-105mm f/4, quindi due lenti native in entrambi i casi

1. AF-S e cioè Autofocus Singolo

Diciamo subito che la Z7 realizza quello che promette: i suoi 493 punti di PDAF (a rilevamento di fase ) coprono realmente quasi tutto il fotogramma e rispondono in modo preciso e veloce. La SONY A7RIII ha una copertura leggermente inferiore: è possibile impostare un’opzione per vedere dove arriva la PDAF. OT. E’ curioso che il nome dell’opzione Sony sia “Phase Detect Area” per cui gli utenti più sprovveduti (vedi i i fanboys dei grandi siti) hanno capito che serva per attivare o disattivare l’AF a rilevamento di fase 😎 invece attiva solo la cornice che mostra l’area dove ci sono i sensori PDAF. Sulla A7III “liscia” i punti PDAF coprono tutto il sensore e questa opzione è sparita giustamente del menu.

Usato nella sua funzionalità basica non ho trovato nessuna differenza tra la Z7 e la A7RIII. Ho cronometrato i tempi, fatto prove incrociate, ecc. Chi dice che una sia meglio dell’altra si sbaglia, non dategli retta 🙂

1.1 AF-S in condizioni di luci precaria

 La Z7 si pianta un po’ prima della A7RIII. In pratica la SONY ha un AF-S che funziona fino a circa 2 EV sotto alla Nikon Z7. Ma in ogni caso hanno entrambe una enorme capacità di “vedere al buio”

1.2 Pinpoint AF

La Nikon ha una funzione che si chiama “Pinpoint” AF e cioè AF di precisione. Anche la SONY ce l’ha e si attiva ingrandendo la visione a mirino e premendo il bottone AF: appare un puntatore a croce che va posizionato sul punto prescelto per la nostra messa a fuoco. Il puntatore può essere spostato tanto dal joystick come dalla rotellina.

Col pinpoint, In entrambe le macchine la modalità di maf passa a rilevamento di contrasto che assicura la massima precisione a scapito di una perdita di velocità.

I risultati sono ottimi in entrambe le macchine. Devo aggiungere che la modalità basica PDAF è comunque così precisa che non ho trovato in pratica nessun miglioramento con questa modalità “speciale”. E’ utile nel caso di particolari molto minuti che siano difficili da identificare nella modalità basica.

2. AF-C e cioè AF Continuo

La Z7 ha un numero di opzioni molto più limitato della A7RIII, il che rende la selezione più semplice ma limita di la scelta ottimale. Le opzioni della A7RIII sono realmente moltissime ed è necessario STUDIARE per capirle! Altrimenti si finisce per non capire come funziona il menu, criticandolo per la sua presunta “confusione”. Signori, si tratta di COMPLESSITA’ non di confusione.

Anticipo subito che in tutto questo comparto la Nikon Z7 soffre parecchio. Tutto quello che ha a che vedere con la velocità non è pane per i denti della Z7

La capacità della Z7 di agganciare al volo gli oggetti movimento è  discreta, ma non eccezionale. La A7RIII in questo senso si comporta molto meglio anche non arriva ai livelli della A9 o di una Nikon D5.

2.1 Riconoscimento del viso

Qui le cose si complicano parecchio per la Z7. Il riconoscimento del viso funziona, ma in modo precario. La dimensione della cornicetta identificativa continua a cambiare e crea ansia nell’operatore. Inoltre ha uno stranissimo bug e cioè quello di scambiare l’orecchio umano visto di profilo col volto di una persona!! Sembra strano ma mi è successo varie volte.

Non è vero che la Z7 mette a fuoco sempre sull’occhio più vicino. Ho fatto prove con soggetti posti ad angoli di 30-45° e la maf cade sostanzialmente in modo aleatorio. Per le riprese frontali c’è di buono che non prende il naso.

Il riconoscimento generico del volto sulla A7RIII funziona in modo non molto diverso ma ha il vantaggio di mantenere fissa la dimensione della cornicetta identificativa e soprattutto di essere molto “tenace” una volta identificato il viso quando ci siano movimenti di questo. L’uso della A7RIII risulta più “solido”

2.2 Eye-tracking

Qui facciamo presto perchè sulla Z7…non c’è. Ritengo che questa sia realmente la più grave mancanza della Nikon perchè l’eye-AF per chi si è abituatoa usarlo  è diventato ormai una seconda pelle, un modo di lavorare naturale. L’aggancio dell’occhio sulla A7RIII è velocissimo, dopo di che la “tenacità” della maf è INCREDIBILE.Il progresso dalla versione II è enorme.

Questa funzionalità da sola vale i 1000€ di differenza di prezzo tra la A7RIII e la Z7…come dite? i 1000€ sono a favore della SONY? ma dite sul serio? ma dai, non può essere…

2.3 Inseguimento generico

Avevo a disposizione solo il Nikon 24-70mm f/4 e quindi non ho potuto fare prove con lunghezze focali maggiori. Avrei potuto provare il mio Nikon 300mm f/2.8 AFS II (quello di magnesio) con il FTZ…ma mi sono dimenticato! accidenti.

Comunque ho fatto la prova della ragazzina che corre a zig-zag verso la camera. Alcuni prendono in giro questa prova, evidentemente non sanno che qualsiasi test che è in grado di portare al limite l’oggetto testato è un test giusto. Se si creano situazioni di stress per l’oggetto del test vuol dire che il test è utile. Forse l’idea di una ragazzetta che corre solletica i sensori risaioli. In ogni caso…è proprio quello che ho fatto!

Analizzando i risultati mi sono reso conto che  esiste una discriminante tra le due macchine che è la distanza al di sotto della quale l’AF perde l’aggancio. In sostanza entrambe le macchine fanno un buon lavoro fino a una certa distanza di avvicinamento.

Questa distanza è di circa 5 metri per la Z7 e di circa 1 metro per la A7RIII. Qui sotto possiamo vedere alcune foto di esempio (to be uploaded soon)

[Inserire foto]

Naturalmente ricordiamoci che la SONY scatta a 10 fps e la Nikon a 5.5 fps se vogliamo mantenere l’AF e l’esposizione automatica. E ovviamente lo vogliamo! Quindi il tempo che la Nikon aveva per fare i calcoli dell’AF era doppio della SONY e ciò nonostante non riusciva a tenerne il passo. E’ importante ricordarsi di questo dettaglio”

3. Raffica: buffer e fps

– Buffer. Il risultato della Nikon è davvero scarso e secondo me inaccettabile su una macchina da 4000€ 😯 : impostando i RAW compressi e lo scatto a raffica H+, sul mirino appare un tristissimo r12. Vuol dire che la raffica dura solo 12 scatti!!

Sulla SONY A7RIII nelle stesse condizioni la raffica dura per ben 83 scatti contro i 12 della Z7! La differenza è enorme e la dice lunga sul differente grado di sviluppo del processore SONY rispetto al Nikon. Rimane inoltre l’amaro in bocca perchè la Nikon usa le velocissime schede XQD mentre la SONY usa le vecchie SD seppure nella loro ultima versione.

– Fps. La velocità della raffica “vera” e cioè con attivazione di AF e Controllo dell’esposizione è di 10 fps per la SONY e di soli 5.5 fps per la Nikon, il che rende ancora più imbarazzante il confronto. Parliamo di macchine di due generazioni diverse, evidentemente

 

Conclusioni su AF e Raffica

La Nikon Z7 conferma di essere una macchina da fotografia statica, con un ottimo AF-S molto preciso anche nella modalità PDAF. Il Pinpoint aggiunge la possibilità di selezionare elementi minuti. La SONY A7RIII funziona in modo simile, ma ha una zona PDAF ridotta rispetto alla Nikon. Non è un grande problema visto che al di fuori di questa zona funziona l’AF a contrasto, ma c’è una piccola perdita di velocità. Questa sua vocazione viene confermata dalla qualità stellare del sensore a ISO 64, come vedremo nelle prossime puntate.

Sulla modalità AF-C la Z7 conferma che non è nata per la velocità: ama i ritmi tranquilli di un gentiluomo di campagna. Il famoso video del lancio della Nikon Df col gentiluomo di campagna che cammina per i moors sarebbe stata perfetta per questa macchina. Bassa fedeltà del riconoscimento del viso, mancanza totale dell’eye-AF  e limitazione nel tracking del movimento sono le sue principali carenze.

Ma d’altronde, con un buffer di 12 scatti a che cosa serve l’AFC per l’inseguimento? che cosa vuoi inseguire? :mrgreen:  :mrgreen: 

La SONY A7RIII conferma invece le sue ottime doti velocistiche. Non è al livello della A9 o della Nikon D5, ma fornisce un’eccellente risposta alle situazioni più comuni. Brava SONY!!

Nota per gli amici Nikonisti che mi leggono qua: in questa puntata avete preso un po’ una batosta, ma insomma si sapeva che velocità non fa rima con Z7. Quando parleremo di qualità pura dell’immagine vi tornerà il sorriso 😀

 

Prova della Nikon Z 7 – Aspetti Generali (Parte 1)

Ho avuto la fortuna di aver in prova la Z7 tra i primissimi in Italia, nella seconda metà di settembre (siamo nel 2018 per voi che mi leggete nel 2700). L’ho avuta per quasi una settimana e ho avuto modo di scattare migliaia di foto con essa.

Vi avviso subito che parlerò solo degli aspetti che mi sembrano importanti. E’ impensabile per me scrivere un trattato completo su queste macchine. Quindi…pochi punti…ma buoni!

Una cosa è certa: la Z7 e la A7RIII hanno tantissimo in comune e vederle insieme suggerisce un forte “heritage” comune. Sono due sorelline, molto più simili tra loro di quanto si possa immaginare o di quanto molti commentatori abbiano rilevato. Eccole qui con lo zoom 24-105mm f/4 per la SONY e lo zoom 24-70mm f/4 per la Nikon

Premessa e disclaimer

Io oggi uso prevalentemente Sony, ma mantengo anche un corredo Nikon. In ogni caso ho usato Nikon dall’alba dell’epoca digitale (ho posseduto D100, D2x, D200, D300, D3, D3x, D300, D700, D7000, D7100, D7200 e D800E) e quindi conosco molto bene queste fotocamere.

Essendo questo un sito dedicato alle Sony ed essendo libertario e libero da censura, farò spesso riferimento alle fotocamere Sony e soprattutto alla Sony A7RIII che è la diretta concorrente di questa Nikon. Vedremo insieme alcuni confronti che ci aiuteranno a capire le differenze e i punti di forza rispettivi.

1.0 Aspetto esterno

Per chi ha già una Nikon il tempo di adattamento alla nuova Z7 è …zero. I controlli, il menu e i comandi stanno esattamente dove li ricordiamo. Ovviamente, essendo una ML (Mirrorless) ha alcune opzioni in più che vanno studiate. Ma la macchina è davvero usabile dal primo istante. Very good!

L’aspetto generale è di grande qualità come ci si può aspettare. I materiali sono di alta qualità e anche il “finish” è molto ben fatto. Seguendo un commento che ho trovato, ho provato ad annusare la Z7, ma purtroppo aveva solo un leggero odore di muffa, dovuto, immagino, al trasporto. Dopo due giorni di operazione non aveva più nessun odore..o forse aveva il “mio” odore :mrgreen:

1.1 Come sta in mano e che aspetto ha rispetto alla Sony A7RIII

Le due macchine sono entrambe splendide: se chiudo gli occhi e ripenso al passato mi sembra quasi incredibile che la tecnologia sia arrivata a questi livelli 🙂 

Per la Z7 Nikon ha scelto una via conservatrice e cioè ha fatto una macchina che fosse il più possibile simile a una reflex.

E’ evidente il compromesso ricercato tra una macchina che fosse abbastanza grande da cadere bene in mano ma che fosse anche visibilmente più piccola rispetto a una reflex per non deludere le aspettative degli utenti che in base alle ricerche di mercato volevano qualcosa di “più piccolo” e “più leggero”. In questo senso il compromesso è perfettamente riuscito.

In poche parole, La Z7 è larga e alta circa 1cm in più della Sony. Se avete mani non da orso polare riuscirete ad appoggiare il mignolo sulla presa di destra. Con la Sony invece il mignolo va a mettersi sotto la calotta inferiore. Personalmente preferisco il modo Sony, ma la differenza è piccola e YMMV

Ci sono tantissimi bottoncini sparsi per tutta la macchina. Sulla Z7 si chiamano coi soliti nomi Nikon che conosciamo bene. Personalmente anche qui preferisco la scelta di Sony che ha optato per la rottura col passato e ha progettato una specie di “base tecnologica”, uno strumento tecnologico che è una piattaforma di comando coi bottoni che si chiamano C1, C2, C3,… e così via. So che i detrattori chiamano la Sony  “PlayStation”, ma secondo me senza volerlo, le rendono il migliore complimento possibile. La Sony non è una macchina fotografica tradizionale, ma una base tecnologica con cui scattare foto.

I bottoni e i comandi della Z7 sono solidi e ben fatti. La rotella “PASM” forse si poteva risparmiare (come anche sulle Sony). I bottoncini sono ben rifiniti e con una bella risposta. La rotella Nikon è “spring-loaded” e cioè ha una molla che offre una certa resistenza all’avanzamento. E’ sicuramente gradevole e al tatto e forse è più rassicurante della Sony anche se meno diretta.

Il piccolo schermo LCD sulla piattaforma superiore secondo me è totalmente inutile. Lo schermo posteriore offre le stesse informazioni in modo più visibile. Penso che si poteva risparmiare qualche cosa eliminandolo.

1.2 Pesi

Naturalmente ci sono i dati ufficiali, ma vediamo quanto pesano “in uso”, con batteria, schede e con la cinghia in dotazione che è il modo in cui io le uso. Forse la cinghia non tutti la usano, ma presumo che usare la batteria e almeno una scheda sia una prassi abbastanza consolidata 😀

.

.

Pesano praticamente uguale! E i pesi sono parecchio diversi da quelli divulgati nelle schede informative, anche considerando cinghia, batteria e memoria.

Nella mia prova ho avuto a disposizione solo il Nikon S 24-70mm f/4 oltre all’adattatore FTZ.

Sulla SONY ho usato il fantastico 24-105mm f/4 come riferimento per il confronto.Naturalmente il Nikon ha un’escursione minore e quindi ci si può aspettare che pesi un po’ meno:

.

.

La differenza però è molto grande, circa 200g sui 499g del Nikon. Ossia lo zoom SONY pesa circa il 40% in più. La maggiore escursione del SONY non spiega tutta questa differenza.

E’ una differenza che come vedremo ha una spiegazione nel livello qualitativo, ma che si paga perchè i 200g in più si sentono in mano e riducono il vantaggio del sistema SONY in termini di leggerezza. Siamo comunque molto al di sotto del peso di una “equivalente” Reflex, ma proprio per questo 200g contano.

1.3 Il Mirino!!

Il mirino è uno degli aspetti che ha ricevuto maggiore attenzione dai produttori e dai commentatori web. La mia opinione è che i mirini elettronici siano preferibili a quelli ottici nel 99% dei casi. E il mirino della Z7 è assolutamente splendido. Ed è praticamente uguale a quello della SONY. Su entrambi ho impostato la luminosità manuale (e non automatica) su “max”. In questo modo la visione è ottima in tutte le condizioni.

Purtroppo gli amici di Dpreview hanno fatto uno strafalcione e hanno giudicato il mirino SONY dimenticandosi di impostare il refresh rate su 60/s invece di 120/s. Dimenticandosi cioè che il refresh più veloce comporta una riduzione della risoluzione. Ne ho parlato qui.

Comunque dopo aver fatto decine e decine di confronti in varie condizioni di luce, la mia opinione è che i due mirini siano all’atto pratico identici e …molto molto belli!

Ora…una differenza c’è, infatti mentre il SONY può essere impostato su un refresh rate di 120/s (a costo di una minore risoluzione) il Nikon invece è fisso a 60/s e questo può dare fastidio nel caso di oggetti in veloce movimento…un’area che non è in ogni caso congeniale alla Z7 che ama i ritmi lenti e meditati.

1.4 Lo schermo posteriore

Lo schermo della Nikon è un po’ più grande si presenta un po’ meglio. Ha una funzione “touch” estesa a tutte le situazioni, mentre quello della SONY ha il touch solo per la review delle foto scattate e per la scelta del punto di AF e purtroppo non lo si può usare per orientarsi nel menu o in altre situazioni. Non credo che SONY estenderà il suo uso tramite firmware, anche perchè gli aggiornamenti firmware di SONY sono tradizionalmente “marginali”. Il movimento basculante mi è sembrato equivalente nelle due macchine.

1.5 Una sola memory card?

Nikon è stata aspramente criticata per aver previsto l’uso di una sola memory card seppure del tipo XQD e cioè le più veloci e avanzate del mercato. La mia opinione è che una card sola sia sufficiente a patto che sia appunto del tipo XQD, ma non per la velocità (che la Z7 inspiegabilmente non sfrutta per niente) ma per la robustezza e per la resistenza meccanica che le XQD offrono. Per me è un non-problema.

1.6 Ergonomia

Naturalmente qui entriamo in un ambito altamente soggettivo. Io trovo che sia praticamente uguale alla SONY A7RIII e superiore alle pesanti Reflex come per esempio la D850. Un particolare che mi dà parecchio fastidio è dato dal bottone che comanda l’ingrandimento nel mirino e che si trova in basso a destra, ossia in una posizione scomodissima perchè non è operabile con l’indice della mano destra. Sulla SONY si può impostare dove si vuole e io lo metto in alto a destra (bottone c1) cosicché lo posso comandare con l’indice destro.

Ho chiesto a un amico nikonista come può operare il bottone in questione e mi ha risposto “con la mano sinistra”…peccato che io usi la mano sinistra per sorreggere l’ottica…forse i nikonisti hanno 3 mani (o erano 3 narici?) In compenso però l’ingrandimento sul mirino della Z7 è disponibile su 3 diversi livelli invece dei 2 della SONY…bello, ma francamente inutile perchè tanto si usa sempre il massimo ingrandimento e quindi bisogna premere il bottoncino 3 volte invece di 2

1.7 La Batteria

La durata omologata della batteria della Nikon è molto bassa e per questo motivo ha attirato commenti negativi sulla stampa e sul web.

Dopo qualche migliaio di foto posso tranquillizzare gli utenti Z7 che questo non è un problema. Ogni mia sessione durava circa 500 foto e mi lasciava con circa il 40% di carica residua. La SONY dura di più, sicuramente, e infatti con le stesse foto mi ritrovavo ancora col 65% di carica. Parliamo comunque di circa 1000 foto con una batteria per la Z7 e di 1500 per la SONY nelle “mie” condizioni tipiche di utilizzo: sono dei numeri molto buoni in entrambi i casi, soprattutto per una ML

1.8 Shoot and Review

Una delle cose più pratiche delle Nikon è la possibilità di rivedere la foto subito dopo lo scatto in modalità 100%  esattamente nel punto dove è stata fatta la messa a fuoco. Basta premere il bottone review e poi il bottone centrale “OK” della rotellina!

Nella Sony questa funzione lavora nello stesso modo e il bottone di ingrandimento è, come sempre, totalmente customizzabile.

1.9 Il Menu

Il Menu della Nikon Z7 è il tipico Menu Nikon a cui siamo abituati da molti anni, abbastanza chiaro anche se un po’ confuso per quello che riguarda le opzioni generali della macchina

Il Menu delle SONY viene giudicato spesso piuttosto male perchè è considerato confuso e disordinato. Io personalmente lo trovo molto chiaro e logico. La questione di fondo è che la SONY è una piattaforma elettronica con un numero enorme di opzioni che vanno lette, studiate, imparate con calma. E’ impossibile che un commentatore frettoloso prenda in mano la A7RIII  e sappia subito come impostare tutte le opzioni disponibili. Ci vuole studio, applicazione e un po’ di umiltà.

Detto questo dov’è che trovo il blocco dell’area AF sulla SONY? :mrgreen: 

1.10 La “rotellina”

La rotellina della Z7 (sul dorso della macchina) in realtà non è una rotella perchè…non ruota.

Invece sulle SONY la rotellina…ruota ed è di una comodità impressionante perchè consente innumerevoli operazioni, come ingrandire o diminuire l’immagine in Review, spostare l’AF selezionare le foto, ecc. Molte di queste opzioni sono compatibili perchè sono “function-dependant” e cioè dipendono dalla funzione selezionata in quel momento. Un piccolo grande aiuto per i fotografi!

1.11 La Connetività

Ci sono “infinite” opzioni WiFi, NFC, BT, ecc per entrambe le macchine, ma trovo questo argomento di una noia mortale, per cui non mi addentrerò in esso.

1.12 Video

Idem come sopra. Non mi interessa.

1.13 Il Prezzo

Oggi la Z7 viene venduta a circa 3800€ a cui vanno sommati 200€ per l’adattatore FTZ, praticamente indispensabile vista la scarsità di ottiche Z, almeno per ora. Questo importo è molto alto, specialmente se confrontato ai 3000€ che oggi consentono di comprare una SONY A7RIII, ossia una fotocamera che è superiore alla Nikon in praticamente tutti gli aspetti operativi. Intendiamoci, la Z7 è un’ottima fotocamera, ma non è ancora all’altezza delle prima della classe che per ora si chiama appunto SONY A7RIII.

Se il prezzo non dovesse scendere prevedo che le vendite della Z7, perlomeno in Italia, non batteranno nessun record.

Oggi il più grosso difetto della Z7 non è la scheda singola o l’AF lento, ma il prezzo!

1.14 La prossima puntata sarà..

Questa prima parte era importante perchè inquadrava la nuova Z7, ma non era la più divertente. Dalla prossima parte inizieremo a scattare foto e a vedere come si comporta nelle principali modalità di utilizzo. State con me, ci divertiremo!

 

La Nikon Z7 “pilota” i controlli di ACR per compensare DLA (D-Lighing Attivo)

Ho in corso un’ampia prova della Nikon Z7 che spero di pubblicare presto, per lo meno a puntate (come i Promessi Sposi).

Come ho scritto nell’articolo precedente, è possibile aprire i files NEF della Z7 sulla versione corrente ad oggi di ACR e cioè la versione 10.5. Ricordo che ACR è un modulo interno che “comanda” sia Lr che Ps e che quindi queste due applicazioni dipendono da ACR. Per aprire i files NEF su ACR 10.5 è dunque necessario e sufficiente che siano NEF compressi, Lossless e a 14bit.

C’è però un’altra considerazione molto importante da fare. Scattando in parallelo con la Z7 e la A7RIII per 3 giorni di file mi sono accorto che la Z7 sottoespone costantemente. Dopo aver studiato a lungo questo fenomeno ho scoperto che dipende dal D-Lighting Attivo!

La cosa è fatta molto bene e ACR imposta una serie di correzioni automatiche nel momento in cui apre un NEF della Z7 che comprendono, a puro titolo di esempio perchè cambiano molto

  • Exp                       +0.33
  • Contrasto              -6 to  -12
  • Noise Reduction     +27 to +45
  • Detail NR                75
  • Raggio NR              2
  • altri comandi sparsi

Curiosando tra i dati EXIF “nascosti” ho trovato che le correzioni di ACR sono in realtà dettate” dal file NEF che tra gli EXIF-sezione XMP contengono questa tabella:

Si tratta solo di un esempio che corrisponde a DLA settato su N. Se fosse settato su OFF non ci sarebbe modifica dell’esposizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.

.

 

E’ possibile vedere chiaramente la lista delle correzioni che il NEF chiede ad ACR di apportare.

E’ interessante notare che l’intensità della riduzione del rumore (Luminance Smoothing)  non è costante ma dipende dal valore di ADL impostato, dagli ISO dell’immagine e forse da altri parametri che non conosco.

In questo caso si tratta di una foto fatta in studio a 100ISO e il valore di NR richiesto è 27 (non basso comunque) ma in altri casi può arrivare a 45.

E’ molto interessante il fatto che il costruttore possa “pilotare” i settaggi di base del suo RAW su ACR

In sostanza, a seconda della quantità di D-Lighting Attivo, si crea una sottoesposizione che poi il file EXIF provvede a compensare! veramente molto ben fatto!

La novità è che queste correzioni prima erano lette solo dal software proprietario e adesso invece vengono recepite anche da ACR. Ottimo!

 

PS per evitare la (remota) possibilità che i file NEF fossero editati da Lighroom all’atto dell’importazione, ne ho estratto gli EXIF mentre erano ancora in macchina (una specie di parto cesareo 😀 )

Come aprire i NEF della Nikon Z7 su Lr/Ps in ACR10

La nuova Nikon Z7 è appena arrivata sugli scaffali dei negozi (e soltanto le unità “demo” per ora) e si capisce quindi che Adobe non abbia ancora predisposto la sua compatibilità con ACR10 che è la versione corrente. Di conseguenza,  Lightroom e Photoshop non listano le Nikon Z6 e Z7 tra quelle supportate.

Chi ha scaricato i files di dpReview avrà visto che c’è scritto processed by ACR11, ma si tratta evidentemente di una beta fornita a loro in via esclusiva.

Comunque…esiste una via di uscita che non è quella complicata di riscrivere i dat della fotocamera sugli EXIF tramite Exiftool e cioè farla sembrare una D850.

Si tratta di un metodo molto più semplice: basta scattare in RAW Compresso Losseless a 14bit et voilà…ACR apre il file, lo riconosce come prodotto dalla Z7.